mercoledì 26 aprile 2017

Dove trovare e comperare tessuti on line

Dove trovare e comperare tessuti on line


Ciao a tutte amiche da Elisa!
come va?
E' da un pò che non scrivo sul blog perchè il tempo a mia disposizione è poco e ultimamente sto curando anche il mio spazio privato.
In questo periodo infatti mi sono trovata a fare diversi acquisti di stoffe soprattutto on line sebbene io non ami l'acquisto via web.
Ho dovuto optare per questa soluzione a causa della mancanza di buoni negozi di tessuti nella mia città, in oltre i tessuti che cerco io non sono facilmente reperibili.Da questa mia esperienza è arrivata l'idea di questo post, oggi infatti vorrei parlarvi di un argomento a noi molto caro: l'acquisto di stoffe.

Dove si acquistano le stoffe?
I due store piu' conosciuti forse sono GS scampoli e Diffusione tessile; mentre il primo propone dallo scampolo a pochi euro a tessuti a metro piu' costosi, il secondo per lo piu' offre tessuti anche in scampoli di una certa qualità per cui i prezzi sono leggermente piu' alti.
GS scampoli ha la particolarità di offrire pezze di fine serie probabilmente prese da scarti aziendali che rivende a peso ad un costo assolutamente abbordabile.Si può trovare l'affare come trovare una fregatura, comunque il costo è talmente contenuto che vale comunque rischiare.
I tessuti a metro sono abbastanza vantaggiosi, ma spesso di qualità bassa e potrebbe capitare che una volta esaurito la pezza se ne desiderate ancora potreste non ritrovarlo piu'.
Idem da diffusione tessile che però vende tessuto di miglior qualità e a volte è possibile trovare qualche pezzo firmato, oltre ad essere tessuti piu' ricercati.

http://www.giessescampoli.com/




Purtroppo dalle mie parti sono riamasti pochissimi negozi di tessuti per cui la mia scelta si limita presso che a queste due soluzioni, ma molte di voi sono piu' fortunate di me e si riforniscono anche al mercato trovando delle vere e proprie occasioni.
Se avete la fortuna di avere un negozio di fiducia vale la pena spendere qualche soldo in piu' ma essere sicure di ciò che acquistate, anche la cara vecchia competenza del venditore fa la differenza.

E i tessuti on line?
Vi faccio dunque, come era stato richiesto qualche tempo fa, un elenco di siti affidabili dove poter acquistare serenamente le vostre stoffe, e devo dire che molti di loro hanno anche un servizio clienti molto valido, resta ovviamente la pecca di non poter toccare con mano.

Il piu' famoso sicuramente è tessuti.com che offre una discreta varietà di tessuti spaziando da quelli piu' classici a quelli con stampe particolari e arredamento.
In oltre questo negozio offre la possibilità di ordinare dei sample (campioncini) di tessuto per poter farsi un' idea con mano di ciò che vi interessa acquistare.
Si possono ordinare fino a 5 campioni omaggio, dal sesto si paga un euro, vengono spediti a casa gratuitamente in giro di una settimana è possibile averli.
Tessuti.com è la versione italiana di stoffe.de 

https://www.tessuti.com/



Altro sito dove è possibile acquistare stoffe molto carine e dove l'assistenza lavora bene è Panini Tessuti, che offre una vasta scelta di tessuti piuttosto classici a dei prezzi davvero validi, in oltre è possibile trovare anche tessuti di arredamento, merceria,filati ecc ecc diciamo è piu' una merceria on line.



Allutex:offre una vasta gamma di tessuti di alta qualità e di una certa importanza, ideale per chi ama realizzare capi sofisticati, ma non solo.
Anche allutex invia campioni e alcuni prodotti hanno un minimo metri d'ordine
I prezzi sono comunque ottimi per i tessuti offerti



Altro sito italiano di vendita tessuti che però non ho alcun riscontro si tratta di http://www.lafabtessuti.com/ , che vende tessuti classici, merceria ed invia il campioncino se lo richiedete. Spedizione gratuita dai 70 euro in su



Altro sito  http://www.stiltexgroup.it/ anche in questo caso l'offerta è di tessuto di buona qualità,classici e anche con buone offerte.
Non conosco molto purtroppo a riguardo poichè anche in questo caso non ho alcuna recensione in merito


questo è invece un sito tedesco e si trovano parecchi bei tessuti da bambini, mi è stato consigliato dalla nostra Francesca, i prezzi sono abbastanza buoni e i tessuti di qualità


Poi ovviamente se girate su facebook ci sono un sacco di gruppi e pagine relative alla vendita di stoffe e spesso propongono ottimi prezzi.
spero che questo post possa esservi stato utile
un saluto a tutte 
Elisa Masi






martedì 11 aprile 2017

Piccole nozioni di merceologia tessile a cura di Simona Muttini:Il lino

Piccole nozioni di merceologia tessile a cura di Simona Muttini:Il lino


Ciao a tutti da Elisa Masi
Eccoci nel nostro spazio settimanale dove vi proponiamo non solo tutorial ma anche nozioni culturali per quanto riguarda il mondo del tessile.
Intanto per quel che riguarda me sto cercando di improvvisarmi come vlogger anche se non mi sento proprio proprio a mio agio in quella veste.
L'idea era quella di fare una specie di rubrica come "consigli per gli acquisti" ovviamente acquisti dedicati al cucito =).
Ma proseguiamo grazie alla gentile partecipazione di Simona Muttini nel nostro viaggio verso la conoscenza tessile.
Oggi Simona parlerà del Lino!



Salve a tutte e ben ritrovate spero che le nozioni fino ad adesso vi siano state utili e vi siano servite a muovere i primi passi verso la merceologia o a ripassarla.
Questa volta entreremo nell'affascinante mondo dell storia sul Lino, pianta miracolosa, dai mille utilizzi.



Il Lino
  
Pianta della quale si utilizza tutto per vari utilizzi dalla cosmesi all tessile, il lino è la più antica fra le fibre vegetali si ricava dal fusto del LINUM USITATISSIMUM, pianta dalla quale a seguito della macerazione delle fibre è ricavato il filato.

Il lino era conosciuto nell'antico Egitto fin dal V millennio a.C., fu coltivato da Egizi, Babilonesi, Fenici e altri popoli del Medio Oriente che ne diffusero l’uso a Greci e Romani.

In quel tempo veniva usato per mummificare i faraoni e come tessuto pregiato da usare tutte le volte che ci si avvicinava a Dio, in preghiera o in sacrificio. I fenici lo trasformarono in un prodotto di grande valore commerciale, spingendo la sua diffusione soprattutto fra i greci e gli etruschi. Questi ultimi lo usavano per le vesti indossate dall'aristocrazia ma anche per le vele delle navi. Il tipico indumento di questo popolo, che risale a circa il VI secolo a.C., era il chitone di lino: una veste indossata da uomini e donne, anche in versione corta al ginocchio e poi attillata con cintura.

Furono i Fenici, abili mercanti e navigatori, a portare il lino dall'Egitto in Irlanda, Inghilterra e Bretagna così che dal Medioriente il lino si diffuse in tutta Europa, mantenendo il suo predominio per tutto il Medioevo, anche quando nel 1300 gli arabi introdussero il cotone. In epoca rinascimentale, il gusto per uno stile di vita raffinato rafforzò la presenza del lino nella vita quotidiana. I principi lo volevano per produrre camicie, lenzuola e biancheria per l'igiene personale,ma è tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che il lino conobbe il suo massimo splendore.
A partire dal XVIII secolo, con l’invenzione delle prime macchine per la filatura e la produzione intensiva del Nord America, il cotone cominciò a prevalere, diventando la fibra più usata per la produzione di massa dei tessuti.
Oggi il lino è tra le fibre tessili quella meno utilizzata. Ma nulla ha perso agli occhi dei consumatori in termini di qualità, valore e pregio del tessuto
Nel Medioevo le Fiandre, con il loro clima umido, divennero uno dei principale centri di produzione
Il dominio del lino rimase incontrastato fino all'inizio dell’Ottocento quando il cotone, con l’introduzione di telai che ne facilitarono la filatura, da prodotto pregiatissimo destinato alla nobiltà divenne un prodotto di massa. Lo stelo di questa pianta raggiunge un altezza di circa un metro e termina con un fiore (“fior di lino”), che ha vita breve, è molto bello ed è di colore blu e rosa.
L'organizzazione internazionale Masters of Linen riunisce i produttori di lino europei, con un’etichetta apposita che attesta la qualità del prodotto e promuove con iniziative e campagne pubblicitarie il lino europeo.

I produttori più importanti e i lini più pregiati sono quelli Olandesi, Belgi e Francesi, paesi con i climi più adatti allo sviluppo di queste piante. Le cosiddette fiandre prendono proprio nome dalla omonima regione belga. La maggiore produzione si ha invece in Irlanda. 


La pianta del lino viene coltivata e sfruttata dall'uomo da sempre, sia per le sue fibre che per i suoi semi i quali possono essere consumati oppure usati per la realizzazione di olio, che trova impiego nella preparazione di vernici o cosmesi.



Da 1000 kg di lino lavorato si ottengono circa:
    150 kg di fibre lunghe
    40 kg di fibre corte
    110 kg di semi di lino ( Proprietà > https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/9028-semi-di-lino-benefici-dove-trovarli#accept )
Dalle fibre lunghe ricavate si ottiene la qualità superiore del lino denominata LUNGO TIGLIO, mentre dalle fibre corte si ottiene la STOPPA DI LINO, di qualità e resistenza inferiore. Infine dai semi di lino si ottiene, tramite un procedimento chimico, il RAMIE’.
Il ciclo di raccolto del lino è corto: 100 giorni fra la semina e il raccolto (marzo-luglio). Per la fine di giugno la pianta fiorisce anche se per un giorno soltanto.  
LE FASI DEL LINO
RACCOLTO: il lino non deve essere sradicato. Una volta veniva falciato a mano ESSICAMENTO: si lascia seccare al sole e successivamente lo si immerge in acqua. Viene poi diviso in piccoli mazzi per essere appeso e lasciato asciugare
MACERAZIONE: le fibre vengono poi separate dalla parte legnosa. Il lino viene quindi battuto così si ammorbidisce e poi viene pettinato. Terminata la cardatura, il mazzetto viene annodato e il filo ottenuto risulta lungo circa cm. 50
FILATURA: la filatura prevede una torsione per legare insieme le fibre che diventeranno matassa. Questa viene poi bollita.
Infine si passa alla tessitura
Il lino azzurro si ottiene da una pianta giovane, quando gli steli sono ancora verdi, è adatto per ricami e merletti ma non è particolarmente resistente,Il lino bianco si ottiene dagli steli ormai gialli e quest’ultima poco più resistente è adatta ai tessuti con cui vengono realizzati capi di abbigliamento o biancheria da casa ma anche paramenti sacri.

Ma quanti tipi ne esistono?




I tessuti di lino che utilizziamo si differenziano per titoli, colori, altezze.
Le case produttrici hanno battezzato con nomi e codici diversi i vari “modelli” di loro produzione, oggi alcuni di questi nomi sono entrati nell'uso comune (Belfast, Dublin etc) anche per la grande diffusione e utilizzo nei vari kit dei tessuti della Zweigart.
Tra i lini più amati e utilizzati nei kit di punto croce è il Belfast, 122 fili in 10 cm (in 10 cm si ottengono 61 crocette), è distribuito in 8 colori con altezze di 140 cm, alcuni colori anche 170 cm.
Il Dublin ha 100 fili in 10 cm (50 crocette in 10 cm), prodotto in 5 colori e alto 140 cm, alcuni colori anche 170 cm.
Lini con trama più fitta sono:
Edinburg 140 fili in 10 cm e alto 140 cm.
Kingston 220 fili in 10 cm e alto 180 cm.
La DMC ha immesso sul mercato nell'ultimo anno delle confezioni di tele già pronte da ricamare tra cui anche in lino da 110 fili per 10 cm, in un 11 colori e in 2 dimensioni 50cm x 68 cm e 35 cm x 45 cm

http://lopificio.it/cose-il-lino-storia-notizie-curiosita/

http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=57553a3f2f240

http://monn.com/cms?path=approfondimenti%2Flino


http://www.linificio.it/storia

come sempre ringraziamo Simona per la sua gentile partecipazione e vi invitiamo a seguire la nostra pagina e il nostro gruppo facebook!






lunedì 3 aprile 2017

Tutorial vestitino baby a cura di Simona Qu

Tutorial vestitino baby a cura di Simona Qu


Ciao a tutti i lettori del blog che sono tanti fortunatamente =)
il lunedì cerco sempre di aggiornare il blog cosi' da tenerlo sempre bello vivo e pieno di nozioni... come se fosse la nostra rivista dedicata tutta ai nostri interessi con tanti bravissimi reporter che lo arricchiscono di cose davvero interessanti.
Infatti mi sento di ringraziare vivamente le ragazze che fino ad oggi hanno partecipato con i loro articoli al blog, e spero anche anche che chi lo segue possa gradire questo nostro modo originale di dedicare del tempo agli altri e al cucito.
Oggi Simona Qu ci ha preparato il tutorial per confezionare un abitino per bimba come era stato chiesto nel nostro gruppo " cartamodelli cucire&creare amiche di ago&filo"


Simona presentati! =)



Buon giorno a tutte e tutti, Simona ed ho "solo" 34 anni (quasi)...azz...pensavo meno che strano effetto scriverlo ...bhe sono psicologa/Psicoterapeuta, mamma di una nanetta di quasi 3 anni ed in attesa di un'altra principessa (e si manca pochissimo...circa 2 mesi)...e da circa un annetto mi sono avvicinata al cucito...ero stufa dei soliti vestiti tutti uguali e anonimi e così ho iniziato a seguire corsi monotematici e a sperimentare con il Refashion...e poi ho iniziato a cucire per La mia principessa grande...ed ora mi dedico molto tempo al cucito per bimbi...così mi sono voluta metter in gioco e mostrarvi e fare insieme un abitino estivo per le piccole principesse...spero di esser stata chiara...il tessuto è a vostra scelta, io ho deciso per un tessuto più "elegante" da usare in occasione della nascita della Sorellina...se volete dar una sbirciatina alla mia pagina I Made my Clothes


Ecco il Tutorial di Simona 


Abitino estivo per bimba







IL CARTAMODELLO POTETE SCARICARLO DAL SITO DI:MADE BY TOYA CLICK QUI

Cosa serve:
2 scampoli tessuto 1,50 X 1, uno per fodera interna ed uno esterno (io ho usato Lino panno per fodera e sangallo beige per esterno)
¾ bottoni per la chiusura

Consiglio di usare tessuti naturali come Lino/cotone e di evitare quelli elasticizzati.

Ricalco il cartamodello su entrambi i tessuti: 2 pezzi dietro, 1 pezzo davanti, 1 pezzo per la gonna (per tessuto per cui in totale avrò 4 pezzi dietro 2 davanti e 2 gonne)


Posizionate i pezzi sulla stoffa lasciando i margini di cucitura




Cominciamo ad unire i pezzi


Unisco davanti e il dietro della fodera per le spalle facendo attenzione a far combaciare bene le cuciture, mettendo dritto contro dritto (allinterno che è la parte che andrà a contatto con la pelle) per cui cucirò sullesterno  
Fate lo stesso procedimento con il tessuto esterno


Poi prendo i due pezzi sopra (fodera ed esterno) li metto dritto contro dritto e li unisco (cucio sul rovescio) lasciando aperti i lati inferiori a cui andrà attaccata la gonna  



Come per il corpino prendo i due  pezzi della parte sotto (gonna) e appoggiando dritto contro dritto cucio unendo i pezzi, taglio gli angoli.



Arriccio la gonna



Inserisco la parte sopra (nel verso dritto) all’interno della gonna (che ha il dritto all'interno) facendo attenzione a far combaciare i bordi e attacco la gonna






Poi chiudo il centro dietro della gonna




Metto bottoni/gancetti o automatici come chiusura del corpetto (io ho optato per automatici in tinta)

In ultimo stiro il tutto ☺️

Spero vi sia utile e mi piacerebbe veder le vostre creazioni…
Buona cucita

Passaggi tutorial del sito di origine in lingua inglese: madebytoya.wordpress.com





Ringraziamo Simona per il tempo speso per creare il suo tutorial che sarà sicuramente utile a molte di voi.

Ci vediamo la prossima settimana con un altro trattato di merceologia di Simona Muttini, questa volta ci parlerà del lino

Un abbraccio Elisa e continuate a seguirci anche attraverso la nostra pagina facebook





venerdì 31 marzo 2017

Nozioni merceologiche:Il cotone seconda parte a cura di Simona Muttini

Nozioni merceologiche:Il cotone seconda parte a cura di Simona Muttini


Buongiorno da Elisa!
eccoci ritrovati nel nostro spazio dedicato al cucito! 
Questa settimana ho aperto le iscrizioni al nostro contest primaverile dove le partecipanti del gruppo " cartamodelli cucire&creare amiche di ago&filo" grazie al tutorial eseguito qualche tempo fa dalla nostra Diana Sciortino, dovranno realizzare secondo la loro fantasia una versione tutta originale dell'abitino proposto nel tutorial!
Sono curiosa di vedere come se la caveranno le nostre creative che sicuramente sapranno stupirci!
Oggi invece sempre la nostra Simona Muttini ci regalerà ancora perle di merceologia tessile! ho visto che l'articolo sulle armature è stato molto apprezzato e direi giustamente visto che conoscere queste cose per chi confeziona è importantissimo!
Per cui oggi vi proponiamo la seconda parte del piccolo trattato merceologico di Simona!

vi suggerisco di leggere la prima parte del trattato di merceologia di Simona
 qui trovi la prima parte:il cotone
Varie tipologie di Cotone
Abbiamo affrontato la storia del cotone capendo la sua identità e cogliendo la sua importanza nei tessuti che usiamo tutti i giorni, per questo ne esistono moltissime varianti adatte per (quasi) tutti gli usi. Considerando che il cotone, insieme al lino e alla lana, è il tessuto più antico al mondo, risulta facile pensare a quanto diverse possano essere le sue applicazioni, a causa anche della sua estrema versatilità.



Il cotone viene coltivato in molti paesi (più di settanta) in Asia, Africa e America, particolarmente pregiato quello egiziano e quello peruviano. Viene importato in Italia in fiocco, filato, tinto, trasformato in loco o riesportato ritorto è adatto principalmente per la biancheria da tavola, come tovaglie o strofinacci da cucina. l filato di cotone viene ottenuto con la filatura di fibre ricavate dalla peluria che ricopre i semi di una pianta del genere Gossypium



 Da come suggerisce il nome è un proprio e vero velo, solitamente composto da cotone 100% si può trovare anche misto a Seta e Lino, si presenta al tatto morbido e fresco è un tessuto adatto per creare  camicie leggerissime, intimo freschissimo e sciarpe così morbide da formare una nuvola voluminosa attorno al collo. Sono ideali per il periodo primaverile, la più bella è con stampe floreali dai colori tenui.


Rasatello di cotone è un tessuto ad armatura raso con alta lucidità. Questo materiale è particolarmente preferito per la confezione della biancheria da letto di lusso. È l’unico tessuto in cotone che possa figurare elegante, lo troverete facilmente anche con stampe multi colori in qualsiasi tono lo vogliate, se stretch si adatta a comodi tubini estivi, da indossare per fare una passeggiata serale o cenare in riva al mare


 Si ottiene con una armatura a saia, che crea una diagonale. Quella della gabardina è molto inclinata,il risultato è un tessuto con dominante d'ordito, molto chiuso e compatto ma adattabile, con superficie rasata, segnata da costine ben inclinate, più evidenti sul diritto. La rigatura sottile e inclinata, l'aspetto ben finito e un po' lucido, la mano fine e asciutta, ne fanno un tessuto elegante, adatto a tagli di sartoria, solitamente si realizza in lana, cotone e fibre miste.
Adatto all'abbigliamento, sia maschile sia femminile, è un tessuto solitamente molto elegante  si utilizza per pantaloni, abiti, gonne, giacche e soprattutto per gli impermeabili. A secondo del materiale usato e al peso del filato produce capi adatti al periodo estivo o invernale.



Sul finire del XIX secolo il "jersey" era usato dai pescatori dell'isola inglese di Jersey, l’isola più grande e famosa del Canale della Manica, che appartiene alla corona inglese. Ritenuto inadatto alla sartoria, divenne di moda quando, nel 1916, la stilista Coco Chanel lo impiegò per le sue creazioni. Coco Chanel acquistò dall'industriale tessile Jean Rodier una partita di jersey lavorato a macchina col quale iniziò a realizzare i suoi capi. In cotone è un tessuto più o meno elasticizzato da impiegare per la realizzazione di t-shirt o abiti confort.
 Difatti il jersey non è propriamente un tessuto, realizzato cioè a telaio con trama e ordito, ma una stoffa realizzata a maglia, con superficie rasata o a nido d’ape; il nome si riferisce alla gran parte dei prodotti della maglieria industriale. Risulta elastico sia in lunghezza che in larghezza e può essere prodotto con qualsiasi fibra tessile: le più usate sono il cotone, la lana e la viscosa. I tessuti jersey con fili elastan hanno un'elasticità superiore a quelli stretch e sono particolarmente adatti alla confezione di abbigliamento sia femminile sia maschile, e sportivo. 



Il gobelin è un tessuto che cerca di imitare gli arazzi Gobelins Tessuto operato realizzato con un telaio jacquard, dal francese (pronuncia goblin) prende il nome dalla Manifattura dei Gobelins che dal XVII secolo produsse, a Parigi, splendidi arazzi.
I diversi orditi e trame, di colori differenti, combinati con le possibilità del telaio Jacquard producono disegni molto complessi e dettagliati, con possibili effetti in rilievo, e danno corpo ad un tessuto molto appariscente, di consistenza pesante, resistente all'usura.
Il filato utilizzato è in cotone, di dimensioni diverse, molto sottile in ordito, e più robusto in trama,I disegni tradizionali sono fiori, paesaggi, scene storiche o mitologiche, con tipologie legate alla tappezzeria, spesso di gusto retrò e dai colori smorzati. Nuovi soggetti, anche non figurativi, compaiono recentemente per adeguare questo prodotto alle esigenze dell'arredamento moderno.
Destinato solitamente alla tappezzeria copre divani, poltrone, cuscini; seguendo i dettami della moda, recentemente  compare occasionalmente nell'abbigliamento femminile (giacche), più facilmente nella produzione di borse e valigie, può diventare un bellissimo runner da far scorrere sul tavolo della sala che, a seconda della stampa, può abbellire la tavola di Natale o, se la stampa è classica floreale, rimanere per tutta la primavera.


La parola batista è d'origine incerta: secondo alcuni deriverebbe dal nome del primo fabbricatore di questo tessuto, certo Battista (Chambrayl) che sarebbe vissuto a Cambrai nel sec. XIII. Altri credono che il nome di batista sia stato dato a questa tela per analogia con altra tela finissima e candida, proveniente dalle Indie, chiamata bastas.
I centri di maggiore produzione dei tipi più fini sono le Fiandre, il Belgio e la Francia; in Italia si fabbricano specialmente i tipi correnti e ordinari: le più importanti fabbriche sono nei dintorni di Monza (Milano).La batista serve per fazzoletti, per biancheria personale, per lenzuola e per ricami; tinta e stampata, dà luogo a una varietà di tessuti finissimi per vari usi.Il nome di batista è poi stato dato a imitazioni in cotone makò; e oggi batista significa semplicemente una tela molto fitta in ordito e in trama fatta con filati di titolo sottile. Quindi tale tessuto va sempre distinto in batista di lino, di cotone o misto di lino e cotone. sottile ma resistente, in genere bianco o in colori pastello, ma si possono trovare in bellissime stampe colorate.



Da  poco tempo comparso nel settore tendaggi è principalmente usato per le camere dei ragazzi, che preferiscono stampe giganti raffiguranti bandiere ad esempio, o mongolfiere, o paesaggi naturali, il cotone da tenda risulta più coprente è più variopinto della classica tenda in chiffon. Il misto cotone ha un utilizzo molto vario che spazia dalla tappezzeria più semplice, come realizzare un cuscino, a scopi più elaborati come ricoprire una sedia.



Così chiamato perché i filati sono intrecciati in modo tale da ricordare gli alveari il tessuto difatti è a tre dimensioni, in superficie un reticolo in rilievo, in profondità le nicchie dei buchi. Adatto ad asciugamani ,accappatoi per teli da bagno, asciugamani e strofinacci da cucina data la sua assorbenza.


Il cotone provenzale si ispira allo stile provenzale del sud-est della Francia, nazione madre della moda, in cui i campi di lavanda fanno da sfondo e colorano di lilla il paesaggio. 
I principali materiali utilizzati per realizzare veri e originali tessuti provenzali, sono il cotone e lino, solitamente sono in tinte pastello  che si fondono con tonalità candide come la panna, ciò non esclude colori più violacei ma sempre pastello. Questi tessuti possono essere decorate con cuoricini, quadretti, fiorellini, colori allegrie, fantasie energiche, ricami e pizzi di ogni tipo, lavorazioni differenti che riescono a fare risaltare la magia delle fantasie prescelte, Insomma grazie ai tessuti provenzali riuscirete a creare atmosfere magiche e rilassanti.
Sono fatte solitamente con fibre naturali con cui si riescono a realizzare tantissimi articoli tessili, dalle tende alle tovaglie, dai copri divano alla biancheria da letto per la vostra stanza,si adatta perfettamente per il patchwork, per i bordi alti alle tovaglie e per gli abiti dei più piccoli.


Per finire, è importante valorizzare un tessuto di cotone che difficilmente si realizza ancora, il caro e vecchio panno, tessuto a mano dai telai delle nonne, o più probabilmente bisnonne, è molto più pregiato di quanto pensiamo. Chi ha la fortuna di avere lenzuola di panno lo dice: ci si dorme benissimo sia d’estate che d’inverno. Se a casa si trova qualche rotolo di panno, lo si può tagliare e cucire per ridargli una nuova forma, che sia un asciugamano ricamato con le iniziali o una tovaglietta da tè col bordo di fiorellini provenzali. È bene sbizzarrirsi e rischiare di fare qualche errore piuttosto che tenerlo in cantina ad ammuffire e anche se c’è muffa, basta lavarlo e torna come nuovo provare per credere! 


Dopo questa bellissima carrellata di tessuti vi do appuntamento al prossimo post settimana prossima .... una nuova artista con un nuovo tutorial:abitino semplice per bambina.
Se il nostro progetto vi piace continuate a seguirci sia qui che sulla nostra pagina facebook e condividete gli articoli per propagare il nostro progetto.
un abbraccio a tutti
Elisa Masi


lunedì 27 marzo 2017

Nozioni merceologiche, riconoscere le armature a cura di Simona Muttini

Nozioni merceologiche, riconoscere le armature a cura di Simona Muttini


Bentornati nel nostro spazio dedicato al cucito, come sempre sono Elisa che si occupa di gestire il blog con la preziosa collaborazione delle ragazze del gruppo "cartamodelli cucire&creare amiche di ago&filo" che vogliono partecipare a renderlo piu' ricco di nozioni e di esperienza.
Come sapete il blog è nato soprattutto per far conoscere il punto di vista delle artiste, la loro idea di cucito umano e artigianale.
Purtroppo oggi giorno sembra che il made in italy e l'arte artigiana sia un valore di poco conto o per lo meno qui in Italia viene poco considerato a differenza di altri paesi.
Ci riempiamo gli armadi dei prodotti di grandi marchi multinazionali, ma davanti alla qualità artigianale restiamo assolutamente indifferenti o addirittura la consideriamo un'arte minore... qualche cosa che fa chi non è in grado di fare altro.
Per questo l'artigianato ha perso il suo valore, perchè le persone sono diventate ignoranti in questo campo.
La scuola e la società non ne insegnano più il significato, ma anzi lo circoscrivono ad una stretta cerchia di hobbisti che siccome non hanno un vero lavoro si limitano all'artigianato.
Probabilmente con i nostri scritti la cosa non cambierà, ma spero che le persone possano leggere e capire quanta conoscenza ed esperienza ci stia sotto ad un mestiere artigianale.
Oggi però continuiamo il nostro percorso nel mondo della merceologia, ancora una volta Simona Muttini ha realizzato per noi un piccolo trattato.
Per questione di spazio lo divido in due parti che pubblicherò durante questa settimana!
Buona lettura e buona conoscenza a tutte, perchè il sapere è l'unica cosa che ci possa salvare dall'essere le pecore del sistema.


Simona Muttini
Salve a tutte rieccomi con nuove nozioni di merceologia, per mettermi in pari con la settimana persa , volevo affrontare Con Voi vari argomenti:
L’armatura e cosa è per comprendere meglio i tessuti, come sono composti e “filati”, ve ne farò giusto un sunto dato che dovrei scrivere un vero e prorio trattato, vi lascerò dei link per l’approffondimento.
Varie tipologie di Cotone per chi ancora non sa quali siano più adatte a creare le proprie creazini finendo così il discorso Cotone. 
Inoltre allegherò un piccolo “ Dizionario da consultare”
Con La speranza che vi piaccia e vi sia utile Vi auguro una Buona Lettura

L’armatura cosa è?

Pur non venendo mai utilizzato come termine, l’armatura fa parte del tessuto, come tutte noi sappiamo Il "tessuto" viene ottenuto mediante la tecnica di "tessitura", attraverso la quale una serie di fili vengono intrecciati tra loro secondo uno schema (Armatura) è in sostanza ciò che permette alle varie tipologie di  materiale da tessitura di poter essere Mischiato con altri. 
Conoscere i tessuti per imparare a cucire è fondamentale è importante saper scegliere il tipo di stoffa giusta per il vostro progetto, infatti ogni tessuto ha delle proprietà diverse che lo rendono più o meno idoneo ad un determinato utilizzo.
. In base a come i fili vengono intrecciati tra loro avremo la tessitura:

Qui vi cito una breve descrizione :

Modo e tecnica con cui si intrecciano i fili di trama e di ordito di un tessuto prodotto su telaio. L'armatura si esegue preventivamente su carta millimetrata a quadretti: ciascun quadretto rappresenta un incrocio tra i fili di trama, detti anche semplicemente trama, e i fili di ordito, detti anche fili di catena o semplicemente fili; ogni fila di quadretti in senso verticale rappresenta un filo di ordito e ogni fila di quadretti orizzontali rappresenta un filo di trama. Di norma, i quadretti pieni indicano il passaggio del filo di ordito sopra quello di trama ottenendosi così un punto di legatura del tessuto (effetto di catena o levata), mentre il passaggio del filo di trama sopra quello di ordito viene indicato con un quadretto vuoto (effetto di trama o abbassata). L'ordito si legge da sinistra a destra e la trama dal basso verso l'alto. In tutte le armature si deve determinare il “rapporto”, cioè il numero minimo di fili di ordito e di trama necessari per rappresentare l'intreccio del tessuto; questo rapporto si ripete per tutta l'estensione del tessuto. Si dice briglia il tratto di filo o di trama non legato; “portata di una briglia di ordito” è pertanto una serie consecutiva di caselle piene disposte sulla stessa fila di ordito mentre “portata di una briglia di trama” è una serie di caselle vuote disposte sulla stessa fila di trama. Più le portate sono piccole e più il tessuto sarà legato e consistente. Si definisce “scoccamento” la distanza calcolata tra due punti di legatura che cadono sul filo di trama o sul filo di ordito successivi a quello preso come inizio, per cui la distanza viene misurata sempre secondo una linea diagonale. Le armature fondamentali, dalle quali vengono ricavate tutte le altre, sono la tela o taffettà, la saia o spina, e il raso o satin.
http://www.sapere.it/enciclopedia/armatura+(industria+tessile).html







Per maggiori Info :
https://it.wikipedia.org/wiki/Armatura_(tessitura)



La prima parte la chiuderei qui , in settimana pubblicherò anche la seconda parte che parlerà delle varie tipologie di cotone.
Ringraziamo sempre la nostra Simona per queste perle di conoscenza che condivide con noi e vi invito a condividere l'articolo 

vi aspetto in oltre nella nostra pagina !


martedì 21 marzo 2017

tutorial borsa in neoprene a cura di Lucia Pisani, conosciamo l'artista

Buongiorno a tutti da Elisa Masi!
Eccoci ritrovati nel nostro spazio creativo e con una nuova amica da conoscere, oggi infatti si parlerà di borse e a realizzare il tutorial per noi è stata Lucia Pisani.
Le sue creazioni sono uniche e molto curate per cui vi invito a dare un'occhiata e mettere mi piace alla sua pagina per sostenerla! LE CREAZIONI DI LUCY.
Io ho realizzato pochissime borse e la mia esperienza in merito è davvero poca, per cui a maggior ragione seguirò questo tutorial con estremo interesse.
Se volete potete scaricare il file Pdf nella sua pagina LE CREAZIONI DI LUCY

Iniziamo a parlare di Lucia!


Ciao a tutte mi presento sono Lucia ho quasi 48 anni, sposata (il 28 Marzo saranno 25 anni ) ho due figli e un cane e vivo vicino a Torino.
Non sono sarta ho frequentato molti anni fa un classico corso di cucito.
Per molti anni non ho avuto il tempo per poter seguire la mia passione visto che seguito principalmente la famiglia e l’attività agonistica del figlio.
Ma da circa due anni visto che mio figlio ha dovuto smettere con lo sport mi son ritrovata ad avere un bel po’ di tempo libero che naturalmente ho trovato come occuparlo.
Creare mi diverte molto e così mi son aperta anche una mia pagina https://www.facebook.com/Le-creazioni-di-Lucy-1688554608096684/, “Le creazioni di Lucy” dove pubblico tutto quello che creo.
Spero che questo mio tutorial possa esser d’aiuto a tutte le persone che, come me, amano il cucito, che sia solo un hobby o un lavoro.
Ciao alla prossima. 


Ed ecco a voi il tutorial!

















Ringraziamo Lucia per questo stupendo tutorial e vi ricordo che il file pdf scaricabile lo potete trovare nella sua pagina:LE CREAZIONI DI LUCY che ovviamente vi invitiamo a seguire

Come sempre vi aspetto sulla nostra pagina del gruppo e vi invito a seguirci!

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